Le patologie delle murature causate dai fenomeni di umidità rappresentano le più diffuse forme di degrado del patrimonio edilizio ed in particolare di quello storico e artistico.
Nonostante l’ampia diffusione delle patologie e i nefasti effetti sulla sicurezza, sulla salute e sulla conservazione del patrimonio artistico, l’umidità nelle murature è da sempre considerata un fenomeno del “secondo ordine” rispetto ai temi della sismica e dell’energetica che hanno impegnato la gran parte del panorama scientifico e tecnico.
La ricerca, nell’ultimo decennio sta individuando innovazioni di sistema, di processo e di prodotto, sufficientemente sperimentate e risolutive delle patologie connesse ai diversi “tipi di umidità”. Tra queste certamente emergono quelle causate dalla risalita capillare sul patrimonio edilizio storico, artistico e monumentale.
Il tentativo di risanare le murature con interventi di isolamento delle strutture murarie dal terreno di fondazione con i metodi tradizionali ha spesso limitato l’impiego per l’invasività di questi interventi che peraltro si sono spesso rivelati non risolutivi. I cosiddetti metodi tradizionali (meccanici, chimici, evaporativi ed elettrici) sono stati studiati per comprendere a livello di ricerca applicata se – e quanto – fossero in grado di bloccare la risalita e favorire lo smaltimento del contenuto idrico interno, e controllarne gli effetti di efficacia nel tempo. Nuove metodologie si affacciano oggi sul mondo della ricerca, che necessitano però di un rigoroso processo di validazione e certificazione di idoneità basato su attendibili verifiche sperimentali di Enti terzi che ne garantiscano la qualità e la reale efficacia.
In quest’ottica l’attività decennale di verifica prestazionale che il gruppo di ricerca interuniversitario CNT-APPs [Università degli Studi di Napoli Federico Il – Università diFerrara – Università di Padova – Università del Salento – Politecnico di Torino – Università degli Studi della Basilicata] ha sviluppato in collaborazione con partner scientifici nazionali e internazionali, e con i partner industriali Domodry e Leonardo Solutions, specifici progettidi ricerca finalizzati alla creazione di rigorosi modelli per la validazione della tecnologia CNT. Oltre 10 anni di ricerca applicata sono un esempio virtuoso per la proposizione di Linee Guida per la progettazione, la certificazione ed il collaudo degli interventi di risanamento delle murature umide. Il Convegno intende stimolare ulteriormente il dibattito sulle patologie delle murature causate dai fenomeni di umidità, con particolare riferimento all’azione disgregatrice della
risalita capillare, sostenendo la necessità di definire un metodo scientifico per la progettazione degli interventi di risanamento basata su una corretta successione di fasi di diagnosi, di qualificazione ed applicazione delle tecnologie e di collaudo degli interventi, non solo alla conclusione dei lavori, ma continuando con controlli di verifica e di efficacia nel tempo, con particolare riferimento al settore dei Beni Culturali. Nuove sfide, nuove opportunità di creare condizioni di maggior controllo e prassi d riferimento corrette in un ambito normativo assente o quasi, in un mercato pervaso da comunicazioni pubblicitarie spesso fuorvianti e ingannevoli.
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Registrazioni CHIUSE
Ai professionisti Architetti saranno attribuiti n° 7 CFP tramite la segreteria dell’Ordine degli Architetti di Napoli
Ai professionisti Geometri saranno attribuiti n° 6 CFP tramite la segreteria del Collegio dei Geometri di Napoli
Ai professionisti Ingegneri saranno attribuiti n° 6 CFP tramite la segreteria dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli solo per la partecipazione in presenza
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