Venezia 2021

LOGHI

L’evoluzione tecnologica nel settore delle patologie edilizie prodotte dai fenomeni di umidità si confronta, ancora oggi, con il tema della risalita capillare senza riuscire a determinare un rimedio definitivo, considerati anche i limiti connessi all’applicazione degli interventi tradizionali, specialmente nel settore dei Beni Culturali.

La ricerca scientifico-industriale ha sviluppato, negli ultimi dieci anni, tecnologie innovative e non invasive per il risanamento delle murature, applicabili anche in contesti fragili consolidati. Alcune di esse si prestano allo sviluppo di metodi combinati con quelli di tipo tradizionale, che consentano di progettare interventi di risanamento con elevatissimi livelli prestazionali in termini di riduzione del contenuto umido interno alle murature e di mantenimento nel tempo delle condizioni di salubrità.

La sperimentazione di tali metodi innovativi richiede di minimizzare le criticità connesse alla verifica dell’efficacia prestazionale dei materiali e delle tecnologie proposte dal mercato, allo stato attuale spesso affidata alle dichiarazioni unilaterali delle aziende produttrici. A tal fine, si rileva la necessità che le Amministrazioni Centrali sviluppino un rigoroso processo di certificazione che, sulla scorta di attendibili verifiche sperimentali di Enti terzi, garantisca il progettista e l’utente finale rispetto alla qualità e alla reale efficacia degli interventi proposti.

L’incontro mira a raccogliere le competenze consolidate dagli esperti sul tema del risanamento delle murature umide, aprendo contestualmente i confini di una rinnovata riflessione critica sul progetto di recupero del costruito storico che necessita un cambio di attenzione verso la materia identitaria dell’arte del costruire.


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