Roma, in un consesso internazionale, vuole offrire il proprio contributo originale al più generale dibattito affrontando un punto sin qui poco indagato e quasi trascurato: mentre la rigenerazione urbana (Goal 11) affronta i temi della qualità degli alloggi e dell’urbanizzazione inclusiva, si vuole richiamare l’attenzione sulla struttura delle interconnessioni, con una interpretazione estensiva del punto 11.4 Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale. Un tema che la riguarda profondamente, comunque di grande attualità ed energie nel nostro paese, dove uno dei tre assi strategici del PNRR (fondi del Next Generation EU), dispone che …la transizione verde e la sostenibilità ambientale …non possono che fondarsi sulla tutela e sulla valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale… In tale contesto si vuole oggi aggiungere la dovuta attenzione all’identità urbana, ovvero all’anima storica del luogo urbano ed alla dimensione culturale della società residente.
Il paradigma degli anni settanta “Un avvenire per il nostro passato” è perfettamente rovesciato. Le testimonianze storiche e culturali sono motore di rigenerazione e componente fondamentale dello sviluppo delle città. Nuove politiche urbane, quindi, fondate su capisaldi differenti ed articolati; e le testimonianze storiche e culturali diventano leve di rigenerazione e componente fondamentale dello sviluppo delle città, in grado di sostenere il loro rilancio economico attraverso la loro capacità attrattiva. L’obiettivo oggi è contribuire ad integrare e/o dissolvere l’indeterminatezza di alcune enunciazioni degli SDGs attraverso la concretezza di esperienze innovative, indirizzi aggiornati e pratiche urbane pilota. Conservazione, quindi, come recupero ed anche risveglio del corpo urbano.
La nuova visione affronta un cambiamento senza precedenti proponendosi di sviluppare nuove funzioni ed offrire opportunità di innovazione inconcepibili solo fino a pochi anni fa. Contemporaneamente la transizione green esercita forti pressioni per rimodellare e ridefinire strade e spazi pubblici dando origine a nuovi paradigmi. Oltre alle nuove tecnologie un ruolo strategico è rappresentato da una sapiente modulazione di una mobilità sostenibile: strade più sicure e vivibili da ridefinire in un approccio unico, ormai non più contemplato nei manuali di progettazione convenzionali. E stimolare nuove esperienze di giustapposizione delle nuove funzioni che si affacciano sullo spazio urbano: in particolare la dimensione identitaria urbana.
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