Intervista alla prof.ssa Antonella Guida dell’Università della Basilicata

La Tecnologia a Neutralizzazione di Carica CNT, sviluppata dal gruppo Leonardo Solutions – Domodry, si conferma come soluzione valida ed efficiente per l’eliminazione completa dell’umidità di risalita capillare. Questo risultato è garantito nel lungo termine dall’installazione dei dispositivi. A confermare l’efficacia di questa tecnologia sono i documenti ufficiali firmati dai dipartimenti universitari coinvolti nell’accordo di partenariato, che include l’Università degli Studi di Ferrara, l’Università degli Studi della Basilicata, l’Università degli Studi di “Napoli Federico II”, l’Università degli Studi di Padova, l’Università del Salento e il Politecnico di Torino. Dopo un periodo ultradecennale di analisi e ricerche condotte dal gruppo accademico su un vasto numero di casi studio, attraverso rilevazioni effettuate con strumentazioni sia a contatto che indirette, si è raggiunto questo importante traguardo. Le indagini hanno evidenziato la sostanziale scomparsa dell’umidità di risalita inizialmente presente nelle strutture storiche e nei materiali tipici della tradizione costruttiva delle differenti aree geografiche. Si tratta di un lungo percorso, che tuttora prosegue, che ha visto il coinvolgimento di docenti ed esperti, tra i quali l’architetto Antonella Guida, Professore Ordinario del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo: Architettura, Ambiente e Patrimoni Culturali (DiCEM) dell’Università degli Studi della Basilicata.

Qual è l’origine dell’attestato di efficacia per la tecnologia a neutralizzazione di carica sviluppata da Leonardo Solutions – Domodry?

«Il documento rappresenta un tassello fondamentale in un percorso avviato nel 2009. A partire da allora, i rappresentanti di sei università italiane si sono via via aggregati per esaminare le problematiche legate alle patologie di degrado, che minacciano gran parte del patrimonio costruito. Tra queste, l’umidità di risalita emerge come una delle più dannose e diffuse, ma anche la meno considerata e risolta. Lo scopo principale dell’attività di ricerca, portata avanti dal gruppo di accademici e supportata dal partner industriale Leonardo Solutions – Domodry, è stato quello di monitorare e verificare l’efficacia della tecnologia per poter finalmente affrontare questa problematica in maniera definitiva».

Come si presentava il mercato in quel periodo?

«Per contrastare il fenomeno dell’umidità di risalita capillare, in passato erano disponibili sul mercato soluzioni invasive, come i tagli meccanici, o l’applicazione di barriere chimiche, la cui efficacia non era stata adeguatamente verificata. È in questo contesto che ci è stata presentata l’opportunità di esaminare una soluzione allora sperimentale, ovvero la Tecnologia a Neutralizzazione di Carica CNT per la deumidificazione di murature affette da umidità da risalita capillare. Da lì è iniziato un percorso, durato diversi anni, fatto di test, monitoraggi, collaudi e verifiche su numerosi casi studio per valutare la validità e l’efficacia della CNT sul lungo periodo».

A cosa ha portato il lungo percorso di studio e ricerca sulla Tecnologia CNT?

«Dopo anni di verifiche e analisi su centinaia di casi studio, il partenariato interuniversitario, sottoscritto tra i dipartimenti universitari aderenti, ha ufficialmente attestato l’efficacia della tecnologia elettromagnetica sviluppata dal gruppo Leonardo Solutions – Domodry e finalizzata alla deumidificazione di murature affette da umidità da risalita capillare. È importante precisare che l’attestato di efficacia certifica esclusivamente la Tecnologia a Neutralizzazione di Carica CNT e non può essere esteso ad altri sistemi solo apparentemente simili, presenti sul mercato. Inoltre le Università coinvolte nella sperimentazione si sono adoperate perché la tecnologia testata potesse essere conosciuta ed illustrata, sia a livello didattico che tecnico, partecipando anche a numerose forme di disseminazione dei risultati raggiunti in seminari e workshop tematici».

Oltre a eliminare la patologia è necessario garantire la durabilità degli interventi di restauro e ripristino. In che modo?

«La risoluzione del problema dell’umidità di risalita capillare costituisce un passo essenziale per il recupero e la conservazione del nostro patrimonio, ma non è l’unico aspetto da considerare. L’installazione della Tecnologia a Neutralizzazione di Carica CNT deve essere affiancata da una serie di processi e buone pratiche, quali la scelta dei materiali adatti e l’integrazione – ove necessari – di impianti di ventilazione, per favorire lo smaltimento all’esterno dell’umidità ambientale. Lo scopo è assicurare la durabilità degli interventi nel tempo, garantendo così lo stato di conservazione dell’edificio. Tale durabilità non solo contribuisce alla sostenibilità degli interventi, ma rappresenta anche una garanzia di efficienza economica. Inoltre, processi e buone pratiche negli interventi di recupero e restauro devono essere alla base dell’intero processo progettuale ed esecutivo nell’ambito dei Beni Storici ed architettonici».

Quale sarà il passo successivo di questo percorso intrapreso dal partenariato interuniversitario e supportato dal gruppo Leonardo Solutions – Domodry?

«I risultati raggiunti dalla sperimentazione scientifica, condotta dalle università, rispetto al tema specifico e all’efficacia della Tecnologia CNT saranno presentati durante un convegno in programma il 19 aprile a Napoli. L’evento coinvolgerà sovrintendenze, università, rappresentanti del Ministero della Cultura e del CNR, nonché enti di catalogazione e ricerca. L’obiettivo principale della conferenza è sensibilizzare tutti sull’importanza di adottare processi di restauro e ripristino basati su buone pratiche, garantendo così la risoluzione del problema e la durabilità degli interventi».

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CURRICULUM VITAE ANTONELLA GUIDA

L’architetto Antonella Guida è Professore Ordinario e Direttore Vicario del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo: Architettura, Ambiente e Patrimoni Culturali (DiCEM) dell’Università degli Studi della Basilicata con sede in Matera e coordinatore del Dottorato, oggi al XXXIX ciclo. “CITIES AND LANDSCAPES: ARCHITECTURE, ARCHAEOLOGY, CULTURAL HERITAGE, HISTORY AND RESOURCES”.

È associato al Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali CNR-IBAM dal 2015 e all’Istituto per le Scienze del Patrimonio Culturale CNR-ISPC dal 2020 sulla ricerca “Progetto di uno strumento di supporto alle decisioni, indispensabile per la pianificazione di interventi di manutenzione preventiva”. Tra i suoi vari incarichi, ricopre il ruolo di membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (Decreto Ministeriale n.85 del 19/02/2020).

È stato Direttore della Scuola di Architettura di Matera, Università degli Studi della Basilicata dal 2014 al 2022 e Membro della CUIA-Conferenza Universitaria Italiana di Architettura dal 03/2014 al 02/2022. Vicepresidente e membro del Consiglio di Direttivo di “Basilicata Creativa”, Cluster delle Industrie Culturali e Creative-Smart Specialization Strategy della Basilicata (S3). Membro di comitati scientifici, referee e nominato più volte presidente di varie edizioni di conferenze internazionali. Ha tenuto numerose conferenze su invito all’estero su temi relativi al patrimonio culturale ed è stata Visiting Professor e docente invitata a seminari nazionali e internazionali. È autrice di oltre 200 articoli e testi scientifici nazionali ed internazionali.