Il prossimo 29 maggio, alle ore 15:30, presso la sede romana dell’Università eCampus è in programma il convegno dal titolo “Bioarchitettura, la tecnologia della conversione ecologica per un futuro tra scienza e coscienza”. L’evento è organizzato da INBAR – Istituto Nazionale di Bioarchitettura®, che da trent’anni si occupa di sensibilizzare e formare gli operatori sui temi dell’abitare sano, della riqualificazione del territorio e della riconversione ecologica del settore delle costruzioni.
Obiettivi condivisi e in linea con la filosofia del Gruppo Leonardo Solutions – Domodry che, dal novembre del 2021, è azienda partner dell’Istituto quale socio sostenitore.
Il convegno vedrà quindi la partecipazione, tra i relatori, dell’ing. Michele Rossetto, inventore della tecnologia CNT® – soluzione scientifica contro l’umidità di risalita nelle strutture edilizie – e Membro del Partenariato universitario CNT-APPs, che illustrerà il valore aggiunto rappresentato dalla tecnologia CNT in tema di Bioarchitettura e della conversione tra scienza e coscienza.
Come sottolinea l’architetto Anna Carulli, Presidente di INBAR, è necessario parlare di conversione e non transizione, poiché l’indicatore più importante in questo percorso verso la digitalizzazione è l’uomo.
Perché è importante evidenziare il concetto di conversione ecologica, anziché transizione?
«Ritengo che sia importante non perdere per strada il valore dell’umanizzazione. Bisogna quindi tutelare il paesaggio, gli habitat e gli ecosistemi, mettendo al centro l’uomo che ne ha la responsabilità nella gestione territoriale.
Negli ultimi anni gli ordini professionali e molte istituzioni si sono chieste come sarà la “città del futuro” e quali saranno i cambiamenti. Le analisi degli ultimi anni sono drammaticamente sconfortanti. Il costruire che distrugge l’ambiente e occupa i territori senza pensare di formare le città e i paesaggi. Bisogna indagare sui processi di conversione sui cambiamenti di cui molti irreversibili.
Gli ambienti di vita possono essere patologici o invece avere un valore terapeutico e contribuire a mitigare le diseguaglianze sociali, economiche e di opportunità avviando processi vitali».
Qual è il programma dell’evento e quali gli ospiti?
«L’evento è una convention nazionale organizzata dall’Istituto che si ripete ogni anno in città diverse. Quest’anno ci incontriamo a Roma ospitati dalla sede dell’Università e-Campus e sarà proprio il Rettore, il prof. Enzo Siviero, Socio Honoris Causa dell’Istituto, ad aprire i lavori. Seguiranno gli interventi dell’ing. Michele Rossetto, dell’arch. Gio Dardano del Consiglio Nazionale e dell’arch. Giuseppe Scannella del Comitato Scientifico. La conduzione è di Stefano Serafini, filosofo e sociologo, Fondatore e direttore scientifico della International Society of Biourbanism, che dirige la rivista Journal of Biourbanism e concluderemo l’incontro con la lectio magistralis dell’architetto Sergio Los del Comitato Scientifico, “Cities and Landscapes as Symbolic Systems/Città e Paesaggi come Sistemi Simbolici” e “Carlo Scarpa architetto e poeta”. La traccia di questi dialoghi evidenzieranno le sfide urbane del 21° secolo per la trasformazione delle città per creare prosperità a lungo termine. È tempo di ripensare radicalmente a come vengono progettate le città e reinventarle. Le città possono essere la soluzione all’emergenza climatica.
A che punto è il tema della bioarchitettura in Italia e quali sono le azioni messe in campo da INBAR?
«La svolta in Italia è finalmente arrivata con il D.M. sui CAM – Criteri Ambientali Minimi del 2017, abrogato dal nuovo decreto n. 256 del 2022 che ha introdotto l’applicazione obbligatoria nelle P.A. i criteri ambientali di soglia di architettura bio-eco-sostenibile che l’Istituto ha divulgato come principi di Bioarchitettura negli anni. La loro applicazione consente di divulgare le tecnologie ambientali e di prodotti a carattere ecologicamente corretti, che ne definisce quale strumento strategico per il rilancio dell’economia circolare e in linea con la green economy.
Per INBAR, inoltre, è centrale l’attività di divulgazione e formazione da sempre, dando la possibilità di orientarsi nella complessità dei processi e capire concretamente come attuare il Decreto sui CAM anche attraverso lo storico corso base di Bioarchitettura che rilascia l’attestazione di Esperto in Bioarchitettura.
È importante e necessario agire, individualmente e collettivamente, con costanza e determinazione per ripristinare e restaurare gli ecosistemi, per garantire un’adeguata conservazione delle risorse naturali della Terra, ed anche per individuare, sviluppare e promuovere percorsi di innovazione sociale ed ambientale. È necessario procedere verso una giusta conversione, trasformando il nostro agire per misurare e rendicontare gli impatti e ridurre la portata di quelli negativi, mettendo in campo nel più breve tempo possibile le risorse, le metodologie e gli strumenti necessari.»
Qual è il rapporto di INBAR con la CNT?
«Personalmente ho conosciuto la tecnologia CNT diversi anni fa. Quando non erano ancora stati avviati i laboratori di verifica del CNT – APPs, ho seguito personalmente con altri esperti INBAR alcuni monitoraggi di lungo termine, in alcuni presidi, dove era applicata la tecnologia CNT per eliminare l’umidità di risalita che affliggeva le strutture, ne abbiamo compreso l’alto valore aggiunto. La CNT, quindi, si inserisce perfettamente in quello che è il percorso di INBAR. Attualmente abbiamo organizzato insieme quattro laboratori esperienziali di verifica dei risultati forniti dalla tecnologia, che rappresentano la fase conclusiva del corso base di bioarchitettura di quest’anno. Gli incontri, in programma da settembre a novembre nelle città di Palermo, Ravenna, Pompei e Firenze, vedranno il coinvolgimento di esperti provenienti da tutta l’Italia, oltre che dei soci di INBAR.
Anna Carulli
Presidente Nazionale INBAR dal 2016
Dal 1996 esperto progettazione in Bioarchittura, in consulenze e monitoraggi energetici e comfort ambientali.
Specializzata in Geobiogia per la Bioarchitettura, Recupero e Rigenerazione Urbana Sostenibile, Tutela Riconversione e Marchio di Certificazione Ambientale INBAR.
Coordinatore scientifico sui sistemi energetici PAES.
Dal 2017 esperto in CAM Edilizia e Coordinatore Scientifico (OVD) certificazione “Esperto in Criteri Ambientali Minimi in Edilizia” operante in Conformità alla Norma Internazionale ISO/IEC17024